Il maggior nemico della sinistra? La sinistra.
Certo, se vi fosse un vertice, un pensiero unico ed un’unica verità indiscutibile, tutto sarebbe più semplice. Un vertice in alto e per la base, una testa, un vuoto. Purtroppo la sinistra è, per definizione, eterogenea, non omologata né omologabile. Le differenze, da sempre enfatizzate dalla sinistra come risorsa e ricchezza, in realtà sono il tallone d’Achille della stessa sinistra, saperle governare significa doverle ascoltare, saperle governare significa tentare di trovare nei dissensi interni una qualche ragione nella speranza che ogni ragione venga assunta con una dignità pari alle nostre proprie e personali ragioni.
L’Unione per Fermignano è un connubio di differenze, RC, DS, Margherita, SDI, IDV, PdCI, Rep. Eu, Verdi. Tutti a sinistra, ma ognuno con le sue proprie differenze l’importante è che vi sia un’obiettivo comune e da condividere.
Prima delle elezioni amministrative, RC, Rep. Eu. ed IDV erano in una lista civica chiamata “Il Ponte”, una lista di sinistra che si contrapponeva ai restanti partiti di sinistra e che allora governavano Fermignano. In vista delle elezioni Amministrative del 2006 i tre partiti (RC, IDV e Rep. Eu.) si riunirono, dopo diversi confronti avuti nel tempo, a tutti i partiti del centrosinistra per formare l’Unione per Fermignano. Devo dire che coloro che tirarono di più le fila furono i rifondaroli guidati da uno che, personalmente manco conosco, tal Savelli Marco.
Sono passati pochi mesi e, contrordine compagni, si smonta l’Unione, i rifondaroli che sono stati i primi a volere la riunione della sinistra adesso si sono accorti che in quella coalizione c’è una persona che si chiama Marinella Topi ed in nome suo si smonta tutto. Hanno capito dopo un anno quel che a noialtri era palese da subito ma, se tardi, perché seguire ancora le orme di persone che non riescono ad afferrare subito il senso delle cose?
Un dubbio si insinua nella mia mente, il Potere o lo concedi o lo usurpi, beh sicuramente far dipendere il futuro dell’Intero centrosinistra da una persona, significa concederLe quel potere che in altro modo non riuscirebbe ad avere. I Tavoli in effetti possono essere lo spauracchio per i partiti, vecchi e di nuova definizione, poiché sembrano riscuote l’interesse della Società Civile e, non nascondo, alcuni mi hanno espressamente formulato il timore in questi termini, ma sono pure la diluizione dei personalismi in un mare di espressioni e quindi divengono pure il terreno precario per tutti coloro i quali con ed attraverso i partiti hanno fatto la loro fortuna. Allora torna intuibile come con i tavoli certi poteri si usurpino, mentre nell’altro caso, il potere si concede poiché è in nome e per nome di una persona che taluni montano e smontano l’Unione.
Ma il fatto grave è che così facendo si indeboliscono i Tavoli Tematici e Piero Benedetti che ne è la naturale incarnazione, il nuovo della politica fermignanese già preso ad esempio da Comuni limitrofi e non solo.
Domani 05/06/2007 Rifondazione celebrerà la diaspora interna, forse lavorerà per dis-unire ciò che Lei stessa ha contribuito a creare e, se la decisione fosse un’uscita dall’Unione per Fermignano potrebbe pure essere che Piero Benedetti rimetta il suo mandato in Consiglio Comunale e, a parer mio, sarebbe un male non tanto perché al suo posto entrerebbe uno di Rifondazione essendo il primo dei non eletti, ma perché i Tavoli verrebbero a perdere colui che fù il vero principio ispiratore degli stessi. Detto questo, seppur domani potrebbe esplodere una bomba, comunque..o bomba o non bomba, Noi, continueremo i Tavoli malgrado loro.
Mirco Marchetti – IDV - Fermignano
Certo, se vi fosse un vertice, un pensiero unico ed un’unica verità indiscutibile, tutto sarebbe più semplice. Un vertice in alto e per la base, una testa, un vuoto. Purtroppo la sinistra è, per definizione, eterogenea, non omologata né omologabile. Le differenze, da sempre enfatizzate dalla sinistra come risorsa e ricchezza, in realtà sono il tallone d’Achille della stessa sinistra, saperle governare significa doverle ascoltare, saperle governare significa tentare di trovare nei dissensi interni una qualche ragione nella speranza che ogni ragione venga assunta con una dignità pari alle nostre proprie e personali ragioni.
L’Unione per Fermignano è un connubio di differenze, RC, DS, Margherita, SDI, IDV, PdCI, Rep. Eu, Verdi. Tutti a sinistra, ma ognuno con le sue proprie differenze l’importante è che vi sia un’obiettivo comune e da condividere.
Prima delle elezioni amministrative, RC, Rep. Eu. ed IDV erano in una lista civica chiamata “Il Ponte”, una lista di sinistra che si contrapponeva ai restanti partiti di sinistra e che allora governavano Fermignano. In vista delle elezioni Amministrative del 2006 i tre partiti (RC, IDV e Rep. Eu.) si riunirono, dopo diversi confronti avuti nel tempo, a tutti i partiti del centrosinistra per formare l’Unione per Fermignano. Devo dire che coloro che tirarono di più le fila furono i rifondaroli guidati da uno che, personalmente manco conosco, tal Savelli Marco.
Sono passati pochi mesi e, contrordine compagni, si smonta l’Unione, i rifondaroli che sono stati i primi a volere la riunione della sinistra adesso si sono accorti che in quella coalizione c’è una persona che si chiama Marinella Topi ed in nome suo si smonta tutto. Hanno capito dopo un anno quel che a noialtri era palese da subito ma, se tardi, perché seguire ancora le orme di persone che non riescono ad afferrare subito il senso delle cose?
Un dubbio si insinua nella mia mente, il Potere o lo concedi o lo usurpi, beh sicuramente far dipendere il futuro dell’Intero centrosinistra da una persona, significa concederLe quel potere che in altro modo non riuscirebbe ad avere. I Tavoli in effetti possono essere lo spauracchio per i partiti, vecchi e di nuova definizione, poiché sembrano riscuote l’interesse della Società Civile e, non nascondo, alcuni mi hanno espressamente formulato il timore in questi termini, ma sono pure la diluizione dei personalismi in un mare di espressioni e quindi divengono pure il terreno precario per tutti coloro i quali con ed attraverso i partiti hanno fatto la loro fortuna. Allora torna intuibile come con i tavoli certi poteri si usurpino, mentre nell’altro caso, il potere si concede poiché è in nome e per nome di una persona che taluni montano e smontano l’Unione.
Ma il fatto grave è che così facendo si indeboliscono i Tavoli Tematici e Piero Benedetti che ne è la naturale incarnazione, il nuovo della politica fermignanese già preso ad esempio da Comuni limitrofi e non solo.
Domani 05/06/2007 Rifondazione celebrerà la diaspora interna, forse lavorerà per dis-unire ciò che Lei stessa ha contribuito a creare e, se la decisione fosse un’uscita dall’Unione per Fermignano potrebbe pure essere che Piero Benedetti rimetta il suo mandato in Consiglio Comunale e, a parer mio, sarebbe un male non tanto perché al suo posto entrerebbe uno di Rifondazione essendo il primo dei non eletti, ma perché i Tavoli verrebbero a perdere colui che fù il vero principio ispiratore degli stessi. Detto questo, seppur domani potrebbe esplodere una bomba, comunque..o bomba o non bomba, Noi, continueremo i Tavoli malgrado loro.
Mirco Marchetti – IDV - Fermignano