martedì 21 dicembre 2010

Zipponi a Montecchio sulla crisi del lavoro

Ieri sono stato a Montecchio di Sant'Angelo in Lizzola ad ascoltare Zipponi, responsabile IDV per le politiche del lavoro ed occupazione. Piacevole serata devo dire. Zipponi ha posto l'accento sulle responsabilità di questo governo che ha sempre tenuta occultata la crisi, con un Presidente del Consiglio che chiamava disfattisti coloro i quali ne facevano menzione. Chiaramente, in una società fondata sulla virtualcrazia, se le cose non appaiono in televisione, non esistono. Così, basta non menzionare la crisi nei media di massa e le masse hanno la sensazione che essa non ci sia. Al contempo, il sindaco di Montecchio faceva notare che, seppur il suo comune fosse messo meglio d'altri dal lato occupazionale, non poteva però non evidenziare i primi cedimenti da parte di alcune imprese locali. A supporto di una cruda realtà, un ragazzo del luogo testimoniava: "...eravamo 50 dipendenti nella nostra azienda, poi siamo passati a 26, oggi siamo rimasti in 6...".
Quindi Zipponi continuava dicendo che, l'Italia probabilmente non potendo reggere con un contesto europeo che ha messo in cantiere misure preventive per arginare la crescente crisi, sarà costretta ad abbandonare per un periodo la zona euro, con conseguente inflazione monetaria, assottigliamento del potere d'acquisto dei salari, ulteriore impoverimento delle classi meno agiate. Quindi verrà imposto un riordino economico, prima di un ipotetico rientro.

Zipponi ha poi parlato di un "piano nazionale sul lavoro" dell'Italia dei Valori, che vede in primis, in una prospettiva di rilancio, la scuola e la formazione. Ha detto pure che in base al piano suddetto, i lavoratori a termine, per evitare speculazioni, dovranno costare di più alle imprese rispetto ai lavoratori a tempo indeterminato. Ha quindi affermato che è stata inserita  nel piano la proposta di tassare le rendite finanziarie, oggi al 12%, quando un salariato o un piccolo imprenditore è costretto a reggere la crisi con una tassazione che parte dal 30% per passare il 50%. Occorre invece seguire la logica che, chi più ha più paga. Ha quindi evidenziato che è la Lega il vero motore di tagli scellerati proposti da un federalismo che, deresponsabilizza lo Stato Centrale, altroché Roma ladrona, per gettare tutte le responsabilità sulle amministrazioni locali, sindaci leghisti compresi, che si vedono ingabbiati dal "patto di stabilità" che penalizza soprattutto i "comuni virtuosi" e si ripercuote sulle classi meno abbienti ed indifese, come anziani, disabili, giovani. 
Sui giovani, Zipponi ha citato alla fine una intervista di Massimo D'Alema apparsa su "Repubblica" dove lo stesso affermava che i giovani oggi non vogliono più il posto fisso. Certo - ha detto Zipponi - lui il posto fisso ce l'ha e ce l'ha sempre avuto, e se guardiamo le centinaia di migliaia di richieste dei giovani sul posto fisso, D'Alema è ben presto smentito.
Sull'asse politico e le alleanze che IDV deve perseguire, Zipponi ha voluto chiarire all'uditorio l'intesa progammatica che c'è tra IDV e SEL e, seppur questi ora si orientino verso il "terzo polo", con il PD.

Mirco Marchetti

martedì 14 dicembre 2010

Il Governo ottiene la fiducia alla Camera

Camera: fiducia al Governo voti 314 - sfiducia voti 311. Il governo rimane in piedi ma, claudicante. Avrà bisogno di un supporto per camminare senza zoppicare vistosamente. Nel frattempo, nel paese, emergono le grida di sdegno ed appaiono nelle piazze movimenti adirati. Un nuovo '68 s'avanza, speriamo che la politica sana di questo paese sappia farsi interprete di una inemendabile richiesta di cambiamento.

Ora il cavaliere potrà dedicarsi al convincere a far passare le richieste di immunità ed impunità che più gli premono e, come ogni buon imputato ad oltranza, tentare di modificare la Costituzione a suo personale uso e consumo. Nel mercimonio, sono molti i nomi degli asserviti, adesso si attende di vederli all'opera poiché, lo si sa, i servi servono.

lunedì 13 dicembre 2010

Speciale elezioni: stand by

Gentili signori, siamo ancora fermi al punto 4 della carta di intenti ed in attesa che qualcuno sciolga le riserve e ci degni di una qualche risposta. Nel frattempo, l'amministrazione comunale, come ben saprete, ci ha informati che il "posto delle viole" verrà accorpato alla residenza per cerebrolesi sita in San Silvestro e rinominata "Casa del Sole". La minoranza, ovviamente, non è stata fatta partecipe di nulla ma le è stato comunicata una decisione presa altrove, questo per evidenziare una prassi procedurale in uso a questa amministrazione e che è avulsa ad ogni spirito di collegialità. Il resto, nel caso, viene da sé.

Personalmente mi sono dichiarato sfavorevole allo spostamento del "Posto delle viole" ed al proposito, personalmente, ho sottoscritto la raccolta firme dell'associazione ANFFAS di Fermignano.

Mirco Marchetti