domenica 2 gennaio 2011

IDV-Fermignano: guardiamo al bene comune



L'Italia Dei Valori esiste in veste di progetto ed in quanto tale, esiste non in funzione delle sole, sue, risorse (persone), ma degli obiettivi che persegue. Per alcuni sarò un illuso, ma non ritengo chiusa, né esaurita, la fase iniziale che portò alla sua costituzione. Le antiche convenzioni partorite all'indomani della Rivoluzione francese e che condussero a collocarsi a sinistra dell'arco parlamentare alcune classi sociali ed a destra, le altre, poi nutrite da contenuti specifici durante il percorso storico, ritengo debbano essere superate per ridefinirsi nella prassi politica della difesa di ciò che è bene comune. La dialettica si sostanzia tra l’interesse pubblico e l’interesse privato. L’attuale crisi è sicuramente il frutto di scelte scellerate e perpetrate nel tempo che sono andate a favore del privato ed a detrimento del pubblico. Il primo dei valori cui una buona politica deve tendere è il benessere della persona, quindi un’economia al servizio delle persone (mentre oggi avviene l’esatto contrario), poiché al centro della politica non vi può essere che la persona. Come ho già detto molte volte, io ho una storia di uomo che ha sempre guardato a sinistra e nel comune in cui coordino l'Italia Dei Valori, ho già da tempo stretto un'alleanza, con SD prima, quindi, seguendone la rasformazione, con SEL. A molti giovani locali che all'IDV si sono timorosamente avvicinati, ho spiegato il mio passato ed il senso che per me ha avuto, nel tempo, il guardare a sinistra, ma non comprendono appieno questa impostazione, così con SEL abbiamo iniziato a vedere un filo conduttore ed accomunante: la difesa del bene comune. La Nostra Costituzione, la giustizia sociale, sono un beni comuni, così come lo è l'acqua, l'ambiente, il diritto ad accedere a fonti plurime di informazione, il diritto allo studio al lavoro ecc.. L'uguaglianza, invece, esiste solo nei diritti. Non esiste nulla di uguale in natura, anzi, la cosa più uguale è la differenza. Pure due capelli presi da uno stesso cuoio capelluto sono differenti. Vivo in un comune con un sindaco leghista ed il tema sulle differenze è stato affrontato da diverse prospettive. IDV e SEL hanno già fatto assieme proposte di gestione di un tessuto estremamente eterogeneo, anche per poter arrivare ad affermare che le differenze, se gestite, divengono una risorsa. Purtroppo questo sunto è difficile farlo passare, non solo com'è ovvio nella Lega, o nel PDL, ma pure tra i partiti di sinistra ed ancor di più nell'elettorato di sinistra. Se invece la dicotomia si esplicasse tra difesa di un bene comune o del bene privato, ponendo al centro la persona, ed affermando sartrianamente che ogni rimando a me è fuori di me, ne conseguirebbe che l'Altro da me è parte della mia stessa esistenza. Forse ho un po' banalizzato il concetto, ma spero di essermi spiegato. Oggi la sinistra si batte per il benessere dell'apparato burocorporativo, la destra per quello del privato. Occorre andare oltre, occorre andare verso il bene comune. Ritengo che l'Italia dei Valori, per la sua storia a partire dall'incipit che ne diede forma, ha e deve avere un ruolo guida nell'agenda politica e nel condizionarne gli eventi. Un'Italia dei Valori, non di Di Pietro, ma con Di Pietro, Donadi, De Magistris, Sonia Alfano ... L'Italia dei Valori c'é ed ha ancora cose da dire e, quindi, da fare. 

Mirco Marchetti
Segretario IDV-Fermignano  

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