giovedì 21 giugno 2012

Fermignano e il caso-LAR

Vorrei, tanto per ripercorrere un po' la storia politica bramantina, tornare a parlare della “LAR” e delle vicissitudini nel tempo susseguitesi. La zona, essendo zona di degrado, partecipò attraverso un progetto ai patti di quartiere, onde avere un finanziamento pubblico a supporto. Per potervi aderire, occorreva dimostrare il reale degrado della zona, cosa facilmente dimostrabile per altro, ed un progetto orientato alla bioedilizia. Sarebbero stati promossi anzitutto i progetti provenienti dalle città più grandi, per poi, via via, passare in rassegna le città più piccole. Vennero approvati 11 progetti e Fermignano si piazzò al 17° posto. Con molta probabilità, nel giro di 2 o 3 anni anche per Fermignano sarebbe arrivato il finanziamento pubblico che avrebbe, ad esempio, calmierato anche i prezzi delle case. Sopraggiunse però l'amministrazione Cancellieri, era il 2006 e si disse che non si aveva alcuna intenzione di attendere per altri anni. Il comune vendette ad un imprenditore privato parte del terreno, si parlò di oltre 60 appartamenti, alcuni palazzi, centri commerciali, due piazze … “la vela”, poi giudicata inagibile e demolita. Ora, a distanza di quasi 7 anni, abbiamo a Fermignano come arredo urbano un cantiere perennemente aperto, fermo e la cui inamovibilità è caratterizzata dall'altissima gru che sovrasta i tetti delle case dei cittadini che si sono visti, non solo perdere l'accesso ad un finanziamento pubblico che, data la crisi, non avrebbe stonato, ma anche la mancata promessa, come lo è la Casa di Riposo, il rifacimento della Piazza … di avere zone meglio attrezzate a presentare una Fermignano orientata al ben-essere ed al bell-essere.  

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