Sono molte le cose che, pur prendendo parte a livello locale a tutte le riunioni politiche, faccio fatica a comprendere e, voglio esternare in questo la mia incapacità ad afferrare appieno certe logiche.
In primo luogo vorrei ricordare che ad ogni riunione tutte le componenti hanno dato piena fiducia a Piero Benedetti, lo si è dichiarato a mezzo stampa oltre che nelle sedi apposite, eppure basta un nonnulla, un corpo estraneo infiltrato che da Pesaro impone diktat e silenzio omertoso, per venire a sapere che secondo taluni Piero Benedetti non sarebbe il futuro candidato Sindaco di Fermignano. Il signore in questione, che personalmente non ho mai avuto l’onore di conoscere, sarebbe un certo Matteo Ricci, dicasi segretario provinciale dei DS ma, siccome vorrei ancora ricordare che il nostro Antonio Di Pietro è stato escluso dalla leadership dei pretendenti segretari di ciò che verrà a chiamarsi PD perché ancora esiste l’Italia dei Valori così come esistono i Radicali di Pannella, suppongo che avendo i DS avanzato delle loro proprie candidature essi non debbano più esistere e, quindi, non capisco a quale titolo esprima l’inopportuna ingerenza questo giovanotto così imprudente al punto tale da venire a Fermignano per rompere equilibri che noi tutti, con passione ed una buona dose di pazienza abbiamo cercato nel tempo di costruire.
Si continua a dire che servono facce nuove, ma a qual pro se viene ripresentata una vecchia e consumata politica che prescinde dalle ingerenze oligarchiche, che impone di non esternare nulla al di fuori, dove al di fuori ci sono gli elettori che invece hanno il diritto di sapere cosa stanno facendo Loro/Noi “chiusi dentro”, forse può venire il sospetto che bisognerebbe instaurare una fase che inizi col prescindere dalla trasparenza, non dalla omertà oligarchica, in questo il novello PD inizia con delle note stonate.
Comunque è doveroso aggiungere che l’Italia dei Valori, in quanto forza componente il direttivo del nuovo soggetto “Sinistra per Fermignano”, sente il dovere di riaffermare la piena fiducia nella persona di Piero Benedetti e, siccome uno dei presupposti fondanti “l’Unione per Fermignano” fu proprio la solidarietà a Benedetti medesimo, il signor Ricci ha il dovere etico e morale di accollarsi l’onere di avvantaggiare una politica costruita ad personam e perpetrata sull’escludendum imposta anche ad una cittadina che il diessino manco conosce. Spostarsi a destra è legittimo, ma che una branca della sinistra si adoperi affinché a Fermignano le destre continuino a governare per altri decenni è francamente risibile oltre che irresponsabile.
Questo Noi si dice impietosi del Loro silenzio.
In primo luogo vorrei ricordare che ad ogni riunione tutte le componenti hanno dato piena fiducia a Piero Benedetti, lo si è dichiarato a mezzo stampa oltre che nelle sedi apposite, eppure basta un nonnulla, un corpo estraneo infiltrato che da Pesaro impone diktat e silenzio omertoso, per venire a sapere che secondo taluni Piero Benedetti non sarebbe il futuro candidato Sindaco di Fermignano. Il signore in questione, che personalmente non ho mai avuto l’onore di conoscere, sarebbe un certo Matteo Ricci, dicasi segretario provinciale dei DS ma, siccome vorrei ancora ricordare che il nostro Antonio Di Pietro è stato escluso dalla leadership dei pretendenti segretari di ciò che verrà a chiamarsi PD perché ancora esiste l’Italia dei Valori così come esistono i Radicali di Pannella, suppongo che avendo i DS avanzato delle loro proprie candidature essi non debbano più esistere e, quindi, non capisco a quale titolo esprima l’inopportuna ingerenza questo giovanotto così imprudente al punto tale da venire a Fermignano per rompere equilibri che noi tutti, con passione ed una buona dose di pazienza abbiamo cercato nel tempo di costruire.
Si continua a dire che servono facce nuove, ma a qual pro se viene ripresentata una vecchia e consumata politica che prescinde dalle ingerenze oligarchiche, che impone di non esternare nulla al di fuori, dove al di fuori ci sono gli elettori che invece hanno il diritto di sapere cosa stanno facendo Loro/Noi “chiusi dentro”, forse può venire il sospetto che bisognerebbe instaurare una fase che inizi col prescindere dalla trasparenza, non dalla omertà oligarchica, in questo il novello PD inizia con delle note stonate.
Comunque è doveroso aggiungere che l’Italia dei Valori, in quanto forza componente il direttivo del nuovo soggetto “Sinistra per Fermignano”, sente il dovere di riaffermare la piena fiducia nella persona di Piero Benedetti e, siccome uno dei presupposti fondanti “l’Unione per Fermignano” fu proprio la solidarietà a Benedetti medesimo, il signor Ricci ha il dovere etico e morale di accollarsi l’onere di avvantaggiare una politica costruita ad personam e perpetrata sull’escludendum imposta anche ad una cittadina che il diessino manco conosce. Spostarsi a destra è legittimo, ma che una branca della sinistra si adoperi affinché a Fermignano le destre continuino a governare per altri decenni è francamente risibile oltre che irresponsabile.
Questo Noi si dice impietosi del Loro silenzio.
Mirco Marchetti – IDV - Fermignano
2 commenti:
Come hai ben scritto i dissapori di chi detiene il potere, in questo periodo emergono in modo vertiginoso. Vorrebbere ledere l'integrità politica di Piero Benedetti, perchè temono le sue azioni così come temono questo nuovo soggetto politico di "Sinistra per Fermignano". Il nuovo, l'alternativo spaventa il conservatorismo ed è un bene poichè dimostrano la loro incapacità di gestire una situazione politica ormai logora...
Un nuovo modo di far politica si sta profilando all'orizzonte, pian piano la "selezione naturale" fa il suo e nostro gioco eliminando gli elementi di intralcio e facendo emergergere le contraddizzioni più palesi. Dal tutto si evice che la forza di Piero stà nell'onesta, difatti riportando una famosa frase di O. Wilde "Bisogna sempre giocare onestamente quando si hanno le carte vincenti" e la nostra forza sta nel sapere aspettare che i tempi siano maturi, saranno poi le persone a dover scegliere e non i segretari provinciali...
Saluti Monica
Vedi Monica, se tu parli è perché hai qualcosa da dire, forse è perché ritieni debba essere il tuo cuore a parlare e, credo tu possa insegnarmi che, il cuore spesso ha ragioni che la ragione non conosce. Ma con chi siamo costretti ad interfacciare? Con grigi burocrati nati nell'alveo di qualche oligarchia ingrigiti dal settore impiegatizio e, se mi permetti una provocazione, a me questi più che impiegati sembrano piegati a qualcuno. Sarebbe bello poter pensare che la scuola, ad esempio, non sforni grigi impiegati ma cuori e menti per il futuro, ma al potere questo non può andar bene; se si dice "smettetela e state zitti per il bene della sinistra fermignanese!" oppure "nessuno parli all'esterno", io credo proprio che le innate radici ancora non del tutto sopite di un fare monarchico emergano alla luce del sole in tutto il loro grigio squallore. Il Marketing quindi va incontro ad una logica che non muta mai magari mostrando il bello di un'altra faccia, forse anche un altro nome, ma la linea che si tende a seguire è quella vecchia che ha permesso la conservazione ed il mantenimento di un potere servo di se stesso.
Quindi, io non rifletterei su quello che questo Matteo Ricci imprudentemente ha detto, in fin dei conti chissenefrega, io rifletterei sul fedele matenimento al diktat imposto da questa voce fuori campo da parte di un direttivo DS con cui ho avuto modo nel tempo di interagire e che ha, fin qualche giorno fa, giurato fedeltà e stima a Piero Benedetti poi, contrordine compagni, una "testa" esprime cose contrarie ed il silenzio ai suoi uomini e questi si evidenziano con un vuoto; una testa, quindi, un vuoto.
Sono contento Monica perché, più mi si dice di tacere, più io parlo perché sono testa e cercando persone che esprimono ciò che pensano, io ambirei a colmare il vuoto con un voto, come ben tu dici.
D'altronde se esiste questo spazio è perché noi assieme si possa comunicare, anche le nostre contrapposizioni. Il silenzio è massoneria, mafia e poco rispetto per ciò che è altro.
Ciao,
Mirco Marchetti
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