Bruno Vespa, a "Porta a Porta" di qualche settimana addietro, ebbe a sostenere la “pericolosità” di internet e, nella fattispecie, iniziò una demonizzazione dei blog. E’ chiaro che internet è un mezzo ed in quanto tale, risulta efficace o dannoso dall’uso che se ne fa nella stessa maniera in cui, con un coltello posso io affettarci pane e salame, o dare una coltellata a qualcuno. Ogni mezzo presuppone qualcuno che lo manovri assecondando certe finalità che possono essere, nobili o ignobili. Nella stessa trasmissione, il giornalista Facci sosteneva che: “la rete non esiste”. Se non esistesse di che preoccuparsi allora?
E’ chiaro che, se fino ieri a scrivere ed aver una certa visibilità sui media tradizionali potevano essere solo certe categorie sottoposte a controlli burocorporativi facendo mostra dei loro bei timbri tondi e giornalisti si diventava solo a certe condizioni, spesso assecondanti certe particolari linee editoriali adagiate sulla garanzia di fedeltà a certi sistemi di potere, con l’avvento di internet le informazioni sfuggono al controllo delle oligarchie. Vespa, vessillo acquietato dai lauti stipendi che il conservatorismo gli concede fa il suo mestiere, in maniera patetica e, mi vien da aggiungere tenera, ma fa il mestiere di difendere chi lo nutre. E’ pur evidente che, se Beppe Grillo, oscurato dai media tradizionali (TV e Giornali), riesce a trovare una sua nutrita nicchia di audience e portare sulle piazze tante persone attraversu un blog esso fa traballare le certezze di un potere che perde linfa nello sfuggire di un controllo che gli garantisce sussistenza. Vespa e tanti altri vessilli e lustrascarpe che da questo sistema hanno tratto fortuna e sostentamento, combattono con la demonizzazione un avvento tecnologico con i mezzi che rendono sempre più offuscata la loro immagine, immagine che un tempo veniva subita dal cittadino ed imposta dall’establishment. Oggi il sistema si fa più interattivo e Vespa me lo posso scegliere o “bannare” (termine internettiano che significa “cancellare”), sono sempre più io che decido e, chiaramente, Vespa da buon vessillo non ci sta. Sappiamo benissimo, ma forse Vespa non se ne è accorto ancora, che già grandi quotidiani internazionali stanno propendendo per la pubblicazione via internet abbandonando il cartaceo e che tra qualche anno il cartaceo sarà un ricordo. Si attende solo che internet divenga un mezzo di comunicazione di massa a largo raggio. Nel futuro saremo sempre più noi, assecondando un certo libero arbitrio, a scegliere ed interagire con chi riteniamo essere meglio rispondente ai nostri bisogni ed alle nostre finalità, ma ciò ci accollerà una crescita morale ed una maturità, ma anche competenze che, probabilmente, i Vespa di turno credono di avere solo loro. Viva i blog quindi e ben venga la crescita della rete ma voglio altresì aggiungere che, se è vero che i mezzi tradizionali vendono anche finzioni e falsità pure in rete troviamo belle cose ed ottime informazioni, ma pure falsità ed illusioni. Sta a noi usare il mezzo nella maniera migliore e, purtroppo, come ben sosteneva qualcuno, il mezzo (medium) è il messaggio, nel senso che se una cosa la dice il TG1 o il TG3, piuttosto che Tele2000, essa cosa appare più vera data l’autorevolezza che riconosciamo ai primi due sulla seconda emittente, così dicasi per internet e la rete in cui occorre noi ci si riconosca l’autorevolezza di dirigerci verso scelte in un fare autodeterminantesi.
Approfitto di questo post per mettere all’evidenza un sito che, visti i tempi, potrebbe essere di una qualche utilità per il cittadino chiamato sempre più ad accollarsi l’onere di una scelta:
http://www.prezzibenzina.it/distributore.php?di_id=100&carburante=verde95&limit=50&offset=0
dategli un’occhiata e,
Saluti,
Mirco Marchetti
E’ chiaro che, se fino ieri a scrivere ed aver una certa visibilità sui media tradizionali potevano essere solo certe categorie sottoposte a controlli burocorporativi facendo mostra dei loro bei timbri tondi e giornalisti si diventava solo a certe condizioni, spesso assecondanti certe particolari linee editoriali adagiate sulla garanzia di fedeltà a certi sistemi di potere, con l’avvento di internet le informazioni sfuggono al controllo delle oligarchie. Vespa, vessillo acquietato dai lauti stipendi che il conservatorismo gli concede fa il suo mestiere, in maniera patetica e, mi vien da aggiungere tenera, ma fa il mestiere di difendere chi lo nutre. E’ pur evidente che, se Beppe Grillo, oscurato dai media tradizionali (TV e Giornali), riesce a trovare una sua nutrita nicchia di audience e portare sulle piazze tante persone attraversu un blog esso fa traballare le certezze di un potere che perde linfa nello sfuggire di un controllo che gli garantisce sussistenza. Vespa e tanti altri vessilli e lustrascarpe che da questo sistema hanno tratto fortuna e sostentamento, combattono con la demonizzazione un avvento tecnologico con i mezzi che rendono sempre più offuscata la loro immagine, immagine che un tempo veniva subita dal cittadino ed imposta dall’establishment. Oggi il sistema si fa più interattivo e Vespa me lo posso scegliere o “bannare” (termine internettiano che significa “cancellare”), sono sempre più io che decido e, chiaramente, Vespa da buon vessillo non ci sta. Sappiamo benissimo, ma forse Vespa non se ne è accorto ancora, che già grandi quotidiani internazionali stanno propendendo per la pubblicazione via internet abbandonando il cartaceo e che tra qualche anno il cartaceo sarà un ricordo. Si attende solo che internet divenga un mezzo di comunicazione di massa a largo raggio. Nel futuro saremo sempre più noi, assecondando un certo libero arbitrio, a scegliere ed interagire con chi riteniamo essere meglio rispondente ai nostri bisogni ed alle nostre finalità, ma ciò ci accollerà una crescita morale ed una maturità, ma anche competenze che, probabilmente, i Vespa di turno credono di avere solo loro. Viva i blog quindi e ben venga la crescita della rete ma voglio altresì aggiungere che, se è vero che i mezzi tradizionali vendono anche finzioni e falsità pure in rete troviamo belle cose ed ottime informazioni, ma pure falsità ed illusioni. Sta a noi usare il mezzo nella maniera migliore e, purtroppo, come ben sosteneva qualcuno, il mezzo (medium) è il messaggio, nel senso che se una cosa la dice il TG1 o il TG3, piuttosto che Tele2000, essa cosa appare più vera data l’autorevolezza che riconosciamo ai primi due sulla seconda emittente, così dicasi per internet e la rete in cui occorre noi ci si riconosca l’autorevolezza di dirigerci verso scelte in un fare autodeterminantesi.
Approfitto di questo post per mettere all’evidenza un sito che, visti i tempi, potrebbe essere di una qualche utilità per il cittadino chiamato sempre più ad accollarsi l’onere di una scelta:
http://www.prezzibenzina.it/distributore.php?di_id=100&carburante=verde95&limit=50&offset=0
dategli un’occhiata e,
Saluti,
Mirco Marchetti
1 commento:
Well said.
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