Leggo dal Carlino Pesaro che l’Assessore Nicoletta Bonci reputa “sterili” quelle che Ella va a definire come polemiche in riferimento all’azione di discrimine adottata nei riguardi del servizio “Mensa-Trasporti” a Fermignano da questa Amministrazione.
Caro Assessore, se le parole hanno un senso, suppongo si possa considerare la mia proposta come improduttiva, pensando alla sterilità di ciò che andavo evidenziando e questo non mi conforta. Ci sono cose che invece mi fanno riflettere leggendo l’articolo, Lei sostiene nello stesso che comunque tutti sono stati accontentati, quindi seguendo la polemica da Lei instaurata e non certo dal sottoscritto, ciò significa che la mia domanda sul fatto se vi era un’effettiva necessità di riduzione dell’utenza non era così fuori luogo. Oppure semplicemente significa che avete dovuto fare un passo indietro dalle intenzioni manifestate in Consiglio Comunale. Ma la questione da me posta, di cui si può prendere visione nella lettera scritta su questo Blog, non aveva le intenzioni oscure e belligeranti che Lei lascia invece trasparire tra le righe nell’articolo, quanto invece Le si offriva un punto di vista differente sulla questione proteso al costruire le basi di un mondo equo e solidale ponendo l’enfasi sugli effettivi bisogni dei cittadini, quindi veniva fatta una proposta, magari se vuole discutibile, magari non condivisa in toto, ma era una semplice proposta che poteva essere accolta o no. Nell’articolo Lei dice che i criteri ci sono e sono giusti, spieghi allora ai cittadini i suoi criteri e, se Le fa piacere, li contrapponga ai miei, poiché l’intento sollevato nel mio post era indirizzato ad una opposizione costruttiva e non, come sembrerebbe Lei voler dire, a polemiche fini a se stesse.
Per parte mia, si fa riferimento allo stilare una graduatoria che assegni un punteggio ai richiedenti un servizio dietro parametri oggettivi e che fanno leva sui bisogni disegnando una prassi metodologicamente più corretta, a parer mio, di quella da Lei suggerita in Consiglio Comunale che andava ad escludere “quelli di là dalla ferrovia”, ciò poteva indurre da parte Sua ad una disquisizione sul merito, ma dichiarare ed etichettare come “sterili polemiche” certe proposte solo perché evidenziate da una minoranza, lo trovo ancora una volta argomento condito di scarse motivazioni e che di costruttivo hanno ben poco. Ancora una volta quindi e per il bene della nostra cittadina La esorto a concentrarsi, non sul “Chi dice cosa” ma sul “cosa si dice”. In attesa di una più illuminante Sua controdeduzione,
Saluti,Caro Assessore, se le parole hanno un senso, suppongo si possa considerare la mia proposta come improduttiva, pensando alla sterilità di ciò che andavo evidenziando e questo non mi conforta. Ci sono cose che invece mi fanno riflettere leggendo l’articolo, Lei sostiene nello stesso che comunque tutti sono stati accontentati, quindi seguendo la polemica da Lei instaurata e non certo dal sottoscritto, ciò significa che la mia domanda sul fatto se vi era un’effettiva necessità di riduzione dell’utenza non era così fuori luogo. Oppure semplicemente significa che avete dovuto fare un passo indietro dalle intenzioni manifestate in Consiglio Comunale. Ma la questione da me posta, di cui si può prendere visione nella lettera scritta su questo Blog, non aveva le intenzioni oscure e belligeranti che Lei lascia invece trasparire tra le righe nell’articolo, quanto invece Le si offriva un punto di vista differente sulla questione proteso al costruire le basi di un mondo equo e solidale ponendo l’enfasi sugli effettivi bisogni dei cittadini, quindi veniva fatta una proposta, magari se vuole discutibile, magari non condivisa in toto, ma era una semplice proposta che poteva essere accolta o no. Nell’articolo Lei dice che i criteri ci sono e sono giusti, spieghi allora ai cittadini i suoi criteri e, se Le fa piacere, li contrapponga ai miei, poiché l’intento sollevato nel mio post era indirizzato ad una opposizione costruttiva e non, come sembrerebbe Lei voler dire, a polemiche fini a se stesse.
Per parte mia, si fa riferimento allo stilare una graduatoria che assegni un punteggio ai richiedenti un servizio dietro parametri oggettivi e che fanno leva sui bisogni disegnando una prassi metodologicamente più corretta, a parer mio, di quella da Lei suggerita in Consiglio Comunale che andava ad escludere “quelli di là dalla ferrovia”, ciò poteva indurre da parte Sua ad una disquisizione sul merito, ma dichiarare ed etichettare come “sterili polemiche” certe proposte solo perché evidenziate da una minoranza, lo trovo ancora una volta argomento condito di scarse motivazioni e che di costruttivo hanno ben poco. Ancora una volta quindi e per il bene della nostra cittadina La esorto a concentrarsi, non sul “Chi dice cosa” ma sul “cosa si dice”. In attesa di una più illuminante Sua controdeduzione,
Mirco Marchetti – IDV - Fermignano
1 commento:
ciao nando
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