Il tracciato del tratto umbro è sul tavolo del ministro da circa un anno. Le due regioni hanno raggiunto l'accordo è il ministro che deve decidere. Non mi pare che l'abbia fatto. Il governo, in seguito all'iniziativa del Parlamentare Vannucci per il master plan aveva deciso i tempi di pubblicazione del bando per il project financing per la ricerca di risorse private. Doveva uscire a giugno. Ma mi pare che non sia accaduto nulla. Hanno chiesto anche i dati alla Provincia sul traffico attuale. Come se si facesse la galleria per il centinaio di auto che ogni giorno fanno la Bocca Trabaria. E' chiaro che la strada è utile per collegare i porti di Livorno e di genova all'adriatico e ad Ancona, evitando la Bologna Firenze. Comunque spettava all'ANAS fare il progetto della seconda canna e non l'ha fatto. La galleria non è finita. Servono altri 40 o 60 milioni di euro. E nessuno impedisce al governo di stanziarli. Ma senza una seconda canna la galleria non può essere utilizzata. Sono le leggi a dirlo. Ma la seconda canna costa circa 100 - 150 milioni. Poi servono i soldi per collegarla con la E 45. Dove vanno le auto nel prato?. E qua bisogna collegare la statale. Tutto questo costa circa 500 milioni di euro. E senza questi soldi l'unico traffico leggero che può passare è quello delle lumache. A questo punto comunque i discorsi stanno a zero. O il governo decide di finanziarla oppure finanzia altre opere. Non possono neppure più accusare le regioni. Esiste un documento che considera prioritaria l'opera. E grazie a questo in Toscana hanno finanziato 5 lotti 5. I progetti ci sono. Li ha fatti la provincia. Ora è giunto il momento di mettere i soldi. Si comincia dalla galleria? Si comincia da canavaccio, come sarebbe logico?. Certo la galleria non può rimanere così. Un caso europeo credo. Un monumento all'insipienza nazionale. E' inutile girarci intorno, servono soldi. Ed è vero che serve unità. Senza unità non si raggiunge niente. Serve una Unità che vada oltre le nostre zone. Che arrivi alle forze politiche nazionali. Ma non facciamo confusione. Serve che il governo metta le risorse. Le strade non si sono mai fatte con i manifesti. E' un decennio che sulla strada non sono state messe risorse. E' giusto che riparta un movimento locale. Unitario è meglio. La Guinza è uno scandalo nazionale. Ma per favore non confondiamo le acque. Un tempo davano la colpa al comuni di qua che non avevano l'accordo sul percorso. Ed abbiamo allora deciso il percorso e la provincia ha fatto anche i progetti, che sono costati meno di un quinto di quelli ordinari. Oggi i progetti ci sono e ci sono anche in Toscana. Oggi manca solo la decisione di finanziarla.
Per precisare: "il tratto umbro riguarda 25 kilometri al confine con la toscana, sul quale da tanti anni i comuni e le regioni sono in conflitto sul possibile tracciato. Ho assistito ad un convegno dove è stato l'assessore toscano a spiegare che è stato raggiunto l'accordo fra coimuni e regioni e che la decisione è sul tavolo del ministro, come era stato previsto dal ministro precedente. Quindi il tratto umbro non rappresenta più un ostacolo, ma una evisente scusa per evitare di mettere in cantiere l'opera.
1 commento:
Di Giuseppe Lucarini
Il tracciato del tratto umbro è sul tavolo del ministro da circa un anno. Le due regioni hanno raggiunto l'accordo è il ministro che deve decidere. Non mi pare che l'abbia fatto.
Il governo, in seguito all'iniziativa del Parlamentare Vannucci per il master plan aveva deciso i tempi di pubblicazione del bando per il project financing per la ricerca di risorse private. Doveva uscire a giugno. Ma mi pare che non sia accaduto nulla. Hanno chiesto anche i dati alla Provincia sul traffico attuale. Come se si facesse la galleria per il centinaio di auto che ogni giorno fanno la Bocca Trabaria. E' chiaro che la strada è utile per collegare i porti di Livorno e di genova all'adriatico e ad Ancona, evitando la Bologna Firenze.
Comunque spettava all'ANAS fare il progetto della seconda canna e non l'ha fatto.
La galleria non è finita. Servono altri 40 o 60 milioni di euro. E nessuno impedisce al governo di stanziarli.
Ma senza una seconda canna la galleria non può essere utilizzata. Sono le leggi a dirlo. Ma la seconda canna costa circa 100 - 150 milioni. Poi servono i soldi per collegarla con la E 45. Dove vanno le auto nel prato?. E qua bisogna collegare la statale.
Tutto questo costa circa 500 milioni di euro. E senza questi soldi l'unico traffico leggero che può passare è quello delle lumache.
A questo punto comunque i discorsi stanno a zero. O il governo decide di finanziarla oppure finanzia altre opere.
Non possono neppure più accusare le regioni. Esiste un documento che considera prioritaria l'opera. E grazie a questo in Toscana hanno finanziato 5 lotti 5.
I progetti ci sono. Li ha fatti la provincia. Ora è giunto il momento di mettere i soldi. Si comincia dalla galleria? Si comincia da canavaccio, come sarebbe logico?. Certo la galleria non può rimanere così. Un caso europeo credo. Un monumento all'insipienza nazionale.
E' inutile girarci intorno, servono soldi.
Ed è vero che serve unità. Senza unità non si raggiunge niente. Serve una Unità che vada oltre le nostre zone. Che arrivi alle forze politiche nazionali.
Ma non facciamo confusione. Serve che il governo metta le risorse. Le strade non si sono mai fatte con i manifesti.
E' un decennio che sulla strada non sono state messe risorse.
E' giusto che riparta un movimento locale. Unitario è meglio. La Guinza è uno scandalo nazionale.
Ma per favore non confondiamo le acque.
Un tempo davano la colpa al comuni di qua che non avevano l'accordo sul percorso. Ed abbiamo allora deciso il percorso e la provincia ha fatto anche i progetti, che sono costati meno di un quinto di quelli ordinari. Oggi i progetti ci sono e ci sono anche in Toscana.
Oggi manca solo la decisione di finanziarla.
Per precisare: "il tratto umbro riguarda 25 kilometri al confine con la toscana, sul quale da tanti anni i comuni e le regioni sono in conflitto sul possibile tracciato. Ho assistito ad un convegno dove è stato l'assessore toscano a spiegare che è stato raggiunto l'accordo fra coimuni e regioni e che la decisione è sul tavolo del ministro, come era stato previsto dal ministro precedente. Quindi il tratto umbro non rappresenta più un ostacolo, ma una evisente scusa per evitare di mettere in cantiere l'opera.
Peppe Lucarini
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