domenica 31 gennaio 2010

Decreto Romani: liberi di non far esser liberi

Roma, 29 gen. (Adnkronos) - ''Qualora non dovesse subire rilevanti modifiche a seguito dell'esame parlamentare in commissione, il gruppo dell'Italia dei Valori presentera' una proposta di parere con la quale chiedera' al governo di ritirare lo schema di decreto Romani''. E' il leader dell'Idv Antonio Di Pietro ad annunciarlo nel suo blog in cui non risparmia le critiche al provvedimento con cui il governo intende recepire la nuova direttiva europea sull'audiovisivo.

Negli effetti, Paolo Romani ha annunciato che, tra martedi e venerdi verranno apportate modifiche al decreto, dichiara infatti Romani: ''Le probabili modifiche riguarderanno il cinema, ma faremo chiarezza anche per quanto riguarda il web. Ci sono stati incontri con Google e Yahoo dai quali siamo usciti soddisfatti''. Gli fa eco Roberto Santuccione dalla sede di Blobee - "..il decreto, almeno per quel che riguarda internet, vorrebbe regolare una materia gia' regolata dalle leggi attuali che basterebbe far rispettare." 

Sembra un paradosso pensare che, il partito che si fregia del termine "libertà", poi, negli effetti, pone limiti alla libertà d'espressione dei cittadini ma, come ben sappiamo, basta evocare certe parole perché si possa avere l'impressione di vederle attuate. Liberi dunque di non far esprimere gli altri, e nessuno parla del decreto Romani, non ne parlano le TV di Stato ne, tantomeno, ne parlano le TV private. Chi ne parla è la stampa estera che vede da noi, la Cina vicina, anche attraverso le limitazione che poniamo alla libertà d'espressione. E forse tra poco qualcuno ci vieterà di mettere video su internet se non condivisi da un'Autority preposta al controllo e che non consente che il manovratore venga disturbato. Quindi, silenzio! Parlano Loro..