venerdì 30 novembre 2007

Necessario ed importante l'incontro solenne col Dalai Lama


(AGI) - Roma, 29 nov. - Ottantacinque senatori appartenenti a tutti i gruppi politici hanno sottoscritto una lettera al presidente del Senato Franco Marini, su iniziativa dei senatori dell'Intergruppo parlamentare Tibet Iovene e Malan, per chiedergli di organizzare in occasione della visita del Dalai Lama di dicembre un incontro solenne. "Il Dalai Lama sara' in Italia, in occasione di un incontro tra premi Nobel, nel prossimo dicembre e c'e' da attendersi che le autorita' di Pechino chiederanno, apertamente e riservatamente, alle istituzioni italiane di trattarlo da ospite non gradito. In questo vanno ricordate le ritorsioni, minacciate ma non messe in atto, della Repubblica Popolare di Cina nei confronti di Germania e Stati Uniti, i cui capi di governo hanno avuto la sensibilita' e il coraggio di incontrare il Dalai Lama.
L'Italia -scrivono gli 85- ha guardato con simpatia alla protesta nonviolenta dei monaci buddisti birmani e con sgomento la susseguente repressione. E' ora espressione di coerenza operare per impedire l'isolamento internazionale e l'emarginazione civile e politica del Dalai Lama e della causa pacifica che Egli rappresenta. Si tratta di una delle poche personalita' mondiali ad avere sempre, senza eccezioni, usato la propria influenza per educare alla nonviolenza, pur essendo testimone della tragedia del proprio popolo, che da quasi sessant'anni subisce una occupazione che ha tentato di sopprimere l'identita', la lingua e la cultura tibetana, non esitando ad insediare nell'area milioni di cinesi per rendere i tibetani minoranza in casa propria. Centosessantacinque deputati (ed altri continuano ad aggiungersi) hanno chiesto che l'assemblea di Montecitorio ospiti in seduta plenaria il Dalai Lama, sicuri che, come sempre, le sue parole saranno nel segno di liberta', pace, nonviolenza e riconciliazione. Il Senato - che il 13 settembre scorso ha saputo esprimere la propria sensibilita' sui diritti umani approvando all'unanimita' la mozione presentata dalle senatrici Soliani e Bianconi con altri 71 colleghi sulla situazione in Birmania, cosi' simile a quella del Tibet, in particolare per l'importante ruolo che i monaci buddisti svolgono a difesa della dignita' dei cittadini - non puo' certo ignorare l'evento. Lei stesso del resto lo scorso anno, in occasione di un precedente viaggio, ha gia incontrato il Dalai Lama. Le chiediamo dunque di valutare come il Senato possa attivarsi, se, ad esempio sia piu' opportuno unirsi alla iniziativa della Camera o, specialmente ove essa non dovesse avere luogo, promuovere un incontro solenne qui in Senato". (AGI)

Premio Nobel per la Pace e cultore della non violenza, parrebbe alle nostre istituzioni non propriamente gradito; secondo Voi perché?

mercoledì 21 novembre 2007

DI PIETRO, NO UNIONI IMPROPRIE

(ANSA) - ROMA, 15 NOV - 'L'Italia dei Valori ha un'identita' nazionale, post-ideologica e cosi' restera' anche con il suo simbolo'. Cosi' il ministro delle Infrastrutture Antonio Di Pietro risponde ai giornalisti che gli chiedono se l'IdV sia disponibile a dare vita a un nuovo gruppo Parlamentare con i Liberaldemocratici di Dini e Unione democratica di Bordon 'No a unioni improprie fatte solo per barare - dice dunque il leader dell'IdV - preferiamo semmai morire combattendo'.
(ANSA).

Fnsi:Il Parlamento ponga mano da subito alle leggi sul conflitto di interessi e sulla riforma della Rai

"Se i contenuti delle intercettazioni telefoniche di dirigenti Rai e Mediaset saranno confermati, si tratterebbe di una vicenda di assoluta gravità. Anche se il sospetto che in una determinata fase della vita italiana le due grandi aziende televisive si siano consultate e abbiano concordato il 'taglio' di almeno una parte dell'informazione politica, si era consolidato nella opinione pubblica". Lo afferma in una nota il Segretario Generale della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Paolo Serventi Longhi.

Il fatto che "manager aziendali si telefonano e si informano a vicenda dei rispettivi palinsesti, in occasione di grandi eventi o meno, e che si sentono continuamente con i più stretti collaboratori dei politici" o che "direttori giornalistici, notisti e curatori di rubriche di informazione che fanno altrettanto ed assicurano fedeltà al potente e una informazione orientata" sono, sottolinea Serventi Longhi "aspetti di un costume che offende quelle centinaia, migliaia di giornalisti della Rai e di Mediaset che fanno ogni giorno onestamente e con correttezza il proprio mestiere. Bisogna che il Parlamento - prosegue - ponga mano subito alle leggi sul conflitto di interessi e sulla riforma della Rai, per definire norme che ne difendano l'autonomia, e che l'organo di autogoverno della nostra categoria, l'Ordine dei giornalisti, acquisisca gli atti per verificare se vi sono state violazioni delle norme deontologiche da parte di iscritti all'albo".

giovedì 15 novembre 2007

Petizione alla Regione Marche a favore di anziani malati e non autosufficienti

Il Comitato Associazioni Tutela (CAT) e l'Associazione Nazionale Operatori Sociosanitari (ANOSS) hanno predisposto l'allegato appello alla regione Marche volto a far assumere all'amministrazione regionale precisi impegni a favore degli interventi domiciliari, diurni e residenziali rivolti ad anziani malati non autosufficienti compresi soggetti con malattia di Alzheimer e altre forme di demenza. Il documento nasce dalla constatazione dell'inaccettabile situazione regionale caratterizzata da standard di servizi assolutamente insufficienti. Purtroppo il recente Piano sanitario ha confermato la situazione di stallo non prevedendo alcun chiaro impegno a favore della popolazione non autosufficiente. Anche in quella occasione le nostre associazioni insieme ad altri organismi hanno cercato di far assumere precisi impegni all'amministrazione regionale senza, purtroppo, risultati apprezzabili.
Proprio a partire dalla insostenibile situazione regionale abbiamo, pertanto, predisposto il documento che segue, consapevoli che tale situazione può essere cambiata solo a fronte di una forte pressione da parte dei cittadini e delle organizzazioni che li rappresentano.
Per questo motivo, se condiviso, chiediamo di aderire all’appello che sarà poi inviato, con la firma di tutti gli aderenti, alla regione Marche. Successivamente alla raccolta delle adesioni verranno programmate, concordate tra tutti i sottoscrittori, iniziative al fine di raggiungere gli obiettivi indicati nel documento.
E' ovviamente fondamentale raccogliere il maggior numero di adesioni da parte di enti e organizzazioni, compresi ovviamente gli stessi gestori dei servizi.
Gli enti che intendono aderite al documento dovranno farlo entro il 26 novembre specificando:
- il nome dell’organizzazione con la località di residenza
- la persona di riferimento
Le adesioni si ricevono agli indirizzi di posta elettronica grusol@grusol.it e info@anoss.it e al fax 0731-703327. Per comunicazioni telefoniche: 0731.703327.

Confidando nell’adesione e nella diffusione del documento inviamo cordiali saluti
Per CAT Per Anoss
Fabio Ragaini Franco Pesaresi

Segreteria: Gruppo Solidarietà, via Fornace 23, 60030 Moie di Maiolati (AN). tel e fax 0731-703327 - grusol@grusol.it - www.grusol.it


                                                               Petizione

11 novembre 2007

- Al presidente della giunta regionale
- All’assessore alla salute
- All’assessore ai servizi sociali

Le sottoscritte organizzazioni in rappresentanza di utenti, operatori e gestori, ritenuta insostenibile l’attuale situazione regionale degli interventi sociosanitari domiciliari, diurni e residenziali previsti a favore di anziani malati cronici non autosufficienti e malati d’Alzheimer, nella quale solo per il residenziale:

- a fronte di circa 4.000 anziani non autosufficienti ospiti di strutture solo poco più di 350 di questi (meno del 10%) ricevono l’assistenza sociosanitaria prevista dalla normativa regionale vigente (100-120 minuti di assistenza giornaliera);

- non più di 800 sono i posti di RSA anziani attivi, molti dei quali gestiscono pazienti in post acuzie, con degenze a termine, che dovrebbero afferire al sistema della riabilitazione lungodegenza;

chiedono alla regione Marche con urgenza un impegno pubblico e formale per:

- aumentare entro il 30 giugno 2008 per i 2.500 posti individuati come residenze protette dal Piano sanitario 2003-2006 e dalle delibere regionali riguardanti la “riqualificazione dell’assistenza sociosanitaria residenziale”, l’assistenza sociosanitaria dagli attuali 50-60 minuti ai 100-120 minuti come previsto dalla normativa vigente sulle residenze protette;

- assicurare entro il 2009 per tutti gli anziani non autosufficienti ospiti di strutture residenziali lo standard assistenziale previsto dalla normativa regionale vigente per le residenze protette;

- attivare entro il 2008 almeno 1300 posti letto di RSA anziani, compresi i nuclei Alzheimer, così come individuati nel Piano sanitario 2003-2006 definendone entro giugno 2008 gli standard assistenziali che ancora non sono stati definiti;

- attivare entro il 2008 un Centro diurno per malati di Alzheimer all’interno di ogni Zona territoriale, definendone entro giugno 2008 i requisiti di funzionamento, compreso lo standard assistenziale, che non sono mai stati definiti;

- assicurare, se si vuole sostenere effettivamente le famiglie e ridurre ospedalizzazione e istituzionalizzazione, in ogni territorio della regione Marche le cure domiciliari come previsto dalla normativa regionale vigente riguardo a tipologia di prestazioni e tempi di erogazione.

Chiedono altresì alla Regione Marche, su questi stessi punti, la sottoscrizione di un accordo al fine di rendere pubblico l’impegno della Regione.

Per CAT, Comitato Associazioni Tutela

Aderiscono: Aism regionale, Alzheimer Marche, Anffas Jesi, Anglat Marche, Angsa Marche, Associazione Free woman, Associazione La Crisalide, Associazione La meridiana, Associazione Libera mente, Associazione Paraplegici Marche, Centro H, Gruppo solidarietà, Tribunale della salute Ancona, Uildm Ancona.

Fabio Ragaini

Per Anoss, Associazione nazionale operatori sociali e sociosanitari
Franco Pesaresi

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P.s. L'IDV-Fermignano-Urbino,
condividendo in toto, sottoscrive e supporta l'iniziativa intrapresa dalle Associazioni succitate ed invita i cittadini a fare altrettanto.

Mirco Marchetti


venerdì 9 novembre 2007

Sondaggi opinioni su PD ed alleanze

Autore:
GfK Eurisko

Committente/ Acquirente:
La Repubblica

Criteri seguiti per la formazione del campione:
Campione rappresentativo della popolazione italiana, stratificato per aree geografiche ed ampiezza demografica dei centri, con quote pre-assegnate di sesso ed età. Il campione è stato controllato ex post su 5 parametri: area geografica, ampiezza centri, sesso, età, istruzione. Fonte per la distribuzione dei parametri: dati ISTAT.


Metodo di raccolta delle informazioni:
Interviste telefoniche (Cati)

Numero delle persone interpellate e universo di riferimento:
1507 casi, campione rappresentativo della popolazione italiana dai 18 anni in su (abbonata alla rete di telefonia fissa)

Data in cui è stato realizzato il sondaggio:
Tra il 16/10/2007 ed il 18/10/2007

                                                                   QUESITO

Domanda : Secondo lei il Partito Democratico dovrebbe allearsi con ... .

domenica 4 novembre 2007

Emergenza immigrati? Dalla demagogia al buonismo di maniera


Come ebbi modo a sostenere in questo blog tempo addietro, il problema immigrati si presenta sempre e comunque sull’onda emotiva dettata dalla contingenza. Ed ecco che, un fatto di cronaca nera che vede il coinvolgimento di un uomo di nazionalità rumena con disturbi psichici in un atto criminale ai danni di una giovane donna italiana, riesce a far emergere tutto il risentimento che il velo lacerato dell’ipocrisia aveva tenuto occultato. Nei cittadini rispunta la xenofobia, la paura del diverso, alimentata da una classe politica che non ha in animo di trovare al riguardo alcuna soluzione se non, in spirito demagogico, uscire con proclami sull’onda dell’emergenza. Non si fa mai prevenzione, non si progetta una modalità di convivenza accettabile in tempi utili, così, se è vero che fu Berlusconi a vantarsi dell’ingresso dei romeni nel nostro paese, sono i nati dell’ultima ora ed inventori della tolleranza ad insegnarci le regole della convivenza civile. Possono essere credibili costoro? Conosco le argomentazioni di Berlusconi e mi rincuora il fatto che sia contrario alle “ronde”, ma gradire conoscere pure le argomentazioni a supporto dell’onorevole Livia Turco che introdusse il concetto di “tolleranza”, termine ambiguo che occorrerebbe sostituire con quello più cristiano di “accettazione”.
Si invocano regole chiare per tutti e questo è giusto, per tutti. Si diano quindi diritti uguali per tutti, per tutti senza discrimine ed a cui conseguono doveri uguali per tutti. Niente abusi edilizi, né per Noi né per Loro, niente evasioni fiscali, né per Noi né per Loro, niente illeciti né per Noi né per Loro perché questo non lo chiediamo né Noi né Loro ma una legge che c’è già e che è stata scritta.
Espulsioni senza ritorno per chi chiede di entrare nel nostro paese e delinque, ma pure apertura a costoro in ambito decisionale per fare in modo che tutti assieme Noi si possa giungere a soluzioni.

Lo ripeto, formazione di Consulte a Fermignano, una per ogni etnia, compresa quella italiana. Ogni Consulta deve avere un rappresentante eletto dai suoi membri in autonomia. Tutte le Consulte devono avere un unico coordinamento che avrà il compito di vincolare ogni parte (consulte) ad obiettivi chiari e condivisi tra tutti. Il coordinamento farà capo ad un Assessore, quindi dovrà essere inserito in Giunta e, per far fronte alle spese, potrebbe essere di suggerimento l’allargamento delle deleghe all’Assessorato alle Politiche Sociali. Questo perché a dirigere e coordinare i movimenti e le dinamiche inter-etniche deve esservi una mano istituzionale e, visto che l’immigrazione non può e non deve essere assunto come problema giudiziario e penale, la delega allargata alle Politiche Sociali mi pare sensata.

L’immigrazione, voglio rammentarlo, fece timidamente capolino nel nostro paese nei primi anni ’70 con l’ingresso sporadico e contingentato dei primi nord-africani, anni in cui altri paesi già avevano avuto a che fare con il problema in maniera molto più massiccia. Avremmo potuto apprendere dall’esperienza altrui e, sulla base di queste esperienze elaborare un progetto adeguato e lungimirante per il nostro Paese ma, come ben sappiamo noi agiamo sull’emergenza ed in quasi 40 ci siamo messi su posizioni di stallo che vedevano contrapposti un laissez-faire condito dall’ipocrisia del buonismo di maniera a sinistra, mentre a destra imperava il bieco razzismo, tutto questo mentre i cittadini, autoctoni ed immigrati, venivano esposti alle intemperie delle incapacità di gestione di un problema che aveva ed ha, in potenza, la carica esplosiva dell’odio razziale. Dov’erano allora coloro che oggi, dietro fatti particolari si richiamano a leggi speciali? E perché oggi sono gli stessi che si sono mostrati incapaci a risolvere problemi ed a prevenirli a salire in cattedra e dettare leggi a noi tutti con l’incredibile pretesa che vengano presi sul serio?

La Sinistra IDV ricorda a tutti che, evocare oggi la certezza della pena e praticare l’indulto è un fare a dir poco ossimorico.

Mirco Marchetti - IDV