giovedì 26 febbraio 2009

Utilità

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Mirco Marchetti

mercoledì 25 febbraio 2009

Camilleri si allea con Di Pietro?


Andrea Camilleri propone per le elezioni europee del prossimo giugno una lista con due simboli che realizzi una alleanza tra i "cittadini senza partito" e l'Italia dei valori di Di Pietro. La proposta viene avanzata nel corso di una tavola rotonda pubblicata sul nuovo numero di MicroMega, in edicola da venerdì 30 gennaio, a cui hanno partecipato Andrea Camilleri, Antonio Di Pietro e Paolo Flores d'Arcais.

Camilleri risponde con un esplicito "Esatto, è questa" alla domanda del direttore di MicroMega che prova a sintetizzare la sua proposta: "Dunque tu proponi un'alleanza che veda da una parte i cittadini che non fanno politica in modo professionale, e che però nell'emergenza che vive il paese decidono di impegnarsi nelle elezioni per il parlamento europeo, e dall'altra il partito di Di Pietro, che ti sembra l'unica opposizione oggi esistente. È questa l'idea?" 

Camilleri aveva spiegato: "Bisogna stringere una alleanza tra persone che non hanno "le carte macchiate" e cioè che siano oneste, con la fedina penale pulita, che non abbiano mai fatto politica e si decidano a farla in questa situazione d'emergenza". "Sono perfettamente convinto", ha argomentato Camilleri, "che oggi come oggi il centro-sinistra, così come è organizzato, non sia minimamente in grado di fare una seria opposizione. (...) Oggi Di Pietro rappresenta l'unica vera opposizione. Allora cosa bisogna fare per evitare un disastro? (...) Il problema a mio avviso, ove non si voglia frazionare ulteriormente l'opposizione, è quello di avere una lista che, pur rappresentando i senza partito, sia in qualche modo legata a un partito già esistente, il più vicino agli ideali, e non agli interessi, di coloro che compongono la "lista dei senza partito" (...) Mi pare che sia importante saggiare se c'è la volontà di questo affiancamento fra due liste possibili, e individuarne le possibilità di realizzazione". 

Di fronte a questa proposta di Camilleri, Antonio Di Pietro si dice disponibile ad aprire le proprie liste a esponenti della società civile "fino al 70-75 per cento" e a valutare anche la possibilità di modificare il proprio simbolo, a condizione di non cederne la titolarità a terzi. Con questa conversazione, ha concluso Camilleri, "abbiamo stabilito un primo contatto. Il passo ulteriore è comunicare questo progetto, magari preparando un manifesto programmatico, anche attraverso MicroMega o via web, per iniziare a sondare il terreno. D'altra parte, il milione di firme raccolto da Di Pietro contro il lodo Alfano, dimostra che un'opposizione diffusa e latente c'è già. (...) Per ora la cosa migliore da fare è quella di continuare a confrontarsi senza perdere di vista l'obiettivo. Non si può essere pessimisti, altrimenti è meglio giocare alla roulette russa".

che ne pensate di questa proposta?

Mirco Marchetti