venerdì 9 maggio 2008

In risposta al sindaco Giorgio Cancellieri


In Risposta all'articolo apparso il 09/05/2008 sul Corriere Adriatico, articolo in cui il Sindaco Cancellieri riprende alcune questioni sull'immigrazione e mi cita in causa, rispondo quanto segue:

Da sempre si è soliti criminalizzare il diverso, il migrante, lo strano, lo straniero. Da sempre, personalmente mi batto affinché si abbandoni il buonismo di maniera, caro ad un certo pensiero, ma ho pure il sentore che dall’altra sponda si facciano speculazioni sull’onda della discriminazione. E’ innegabile che il cavallo del disagio sta correndo a briglie sciolte, demagogico è il cavalcarlo, non il tentare in qualche modo di domarlo. So benissimo, come ben ricorda il sindaco Cancellieri, che la maggioranza dei cittadini è con lui ma, sempre per ricordare la figura di Cristo, voglio rammentare che fu una maggioranza che lo volle morto in croce per far libero Barabba, mentre pochissime persone impaurite da un ignobile senso comune nascosero il buon senso nell’ombra del silenzio. Più tardi Einstein diceva: “Non ho paura delle urla dei cattivi quanto del silenzio dei buoni”. Dico questo, e voglio rammentarlo al sindaco Cancellieri, non tanto da rappresentante IDV quanto invece da cittadino italiano, residente a Fermignano anche senza il marchio “doc”, con una moglie e due figli a carico che crede fermamente che solo da un confronto tra valori forti noi possiamo senza paure, interloquire con il diverso. Martino è l’espressione dell’etica cristiana, un’etica che ancora è capace di lasciare un segno su chiunque la ascolti, non un giocattolo da appiccicare ad un muro di comodo per voltargli poi le spalle. Martino va invece scomodato eccome perché ci dice chi noi dobbiamo essere seguendo un’etica cristiana ma, vedo, rimane scomodo ancora a molti e, se scomodo, mi si consenta lo scomodarLo. L’immigrazione è un fatto delicato ma, se volessi cavalcare il cavallo sull’onda del momento, basterebbe che mi accodassi agli schiamazzi di certe maggioranze ed urlassi: “via tutti gli immigrati!” Sa, sindaco Cancellieri, quanti plausi e voti prenderei? Ma a mio parere la politica deve avere un impatto pedagogico e formativo sulle masse, non assecondarne gli istinti irrazionali, poiché ha il dovere, invece, di governarli e da cittadino, dico le cose che penso anche se so che mi faranno perdere consensi. Quindi, no al buonismo di maniera, ma no alla discriminazione. Per essere ancora più precisi e lo dico questa volta da politico IdV, sono come voi d’accordo che non vada messo il “Consigliere Aggiunto”, e qui mi trovo in disaccordo con molti miei alleati, per il semplice fatto che avremmo sicuramente un problema in più poiché vi sarebbe un conflitto inter-etnico di rilievo. Se il consigliere aggiunto, fosse di origini marocchine, non so’ come si sentirebbe rappresentato, ad esempio, l’albanese. Sono invece convinto che una Consulta, tra l’altro proposta dal sottoscritto all’Associazione “Il Vascello”, con un coordinamento in Giunta ed in delega alle politiche sociali, sia un modo per responsabilizzare gli immigrati che sarebbero tirati in causa in prima persona nel trovare soluzioni ai problemi che Fermignano vede emergere di giorno in giorno. Perché quindi manca un Assessore all’immigrazione se la problematica appare di così grande rilievo? Quanto all’Assessore alle politiche Sociali, non mi pare di aver detto nulla se non l’aver tempo fa chiesto delucidazioni sull’apertura del Centro per disabili gravi, “Dopo di Noi” di San Silvestro. Sul tirare in ballo sulla stampa famiglie che hanno avuto un disagio rilevante, sono d’accordo ma, credo, possa essere il frutto di una comunicazione errata e di cui mi assumo in parte le responsabilità.

Saluti,
Mirco Marchetti

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