domenica 6 maggio 2007

La Sovranità del Soggetto

"Il Soggetto della Sovranità è la Sovranità del Soggetto"
Assumendo per fondamentale questa affermazione, risulta chiaro che per Noi dell'Italia dei Valori è fatto vincolante il dar risposta ai bisogni dei singoli cittadini, ed il fine del nostro agire politico si indirizza verso questa interpretazione della Politica di cui l'Italia dei Valori ne diviene mezzo per il conseguimento. Questa finalità, che pone il cardine sulla "Questione morale", poiché la questione morale non può che riguardare gli individui, deve essere raggiunta in un clima di massima condivisione tra gli aderenti ed i simpatizzanti il Partito stesso ed i cittadini tutti. E’ per questo motivo che, Noi dell’IDV non abbiamo paura di mostrare ai cittadini le nostre intenzioni, poiché è nel desiderio di una politica trasparente e leale che fondiamo le nostre ragioni. In genere, è disdicevole per un politico ammettere di aver sbagliato, Noi, nel momento in cui dovessimo ritenere, anche da confronti che ci auspichiamo possano prendere corpo attraverso questo Blog creato allo scopo, tenteremo la giusta autocritica in modo sia possibile un fare politico orientato soprattutto ai bisogni dei singoli cittadini evitando quell’autoreferenzialità che troppo spesso caratterizza i movimenti politici.

Ogni crescita non può che essere orientata al confronto, ed è nostra intenzione crescere nell’ascolto delle altrui ragioni, poiché se di Valori si parla, noi si ritiene che uno dei Valori cardine che possano supportare una questione che voglia dirsi morale questi è il rispetto e la considerazione dell’Altro da se’. Tutto ciò non può che essere ottenuto attraverso e per mezzo dell’ascolto, un ascolto non pregiudizialmente orientato.

Attraverso questo mezzo, attraverso questo spazio, tenteremo di informare i cittadini sul come l’IDV si muove a Fermignano, cercheremo di raccogliere i Vostri consigli, le Vostre proposte, le idee e le critiche che ci verranno mosse.

Siamo convinti, come ha ben espresso Antonio Di Pietro, che la Politica abbisogni più che di un nuovo soggetto politico, di una nuova fase politica, che sappia farsi interprete dei reali bisogni dei cittadini e che sappia far tornare gli individui a guardare ad un futuro possibile, meno incerto, più vivibile e condito di speranze. Restituire le città ai cittadini, attraverso anche la rivendicazione di spazi che possano dar Loro modo di esprimersi. Una Politica che sappia anche far sognare, perché senza futuro le persone vengono a delineare la fine della Storia correndo il rischio di una stasi che si muoverebbe tra passato e presente e, tutto ciò non farebbe che dare meno senso a quel Soggetto, per il quale e con il quale, abbiamo deciso di condurre le nostre battaglie.

Cordialmente,

Mirco Marchetti (cell. 3389021652)
e-mail: m.marchet@tiscali.it
Componente Nazionale del Dipartimento “Famiglia, Minori ed Anziani”
(Coordinatore Dipartimenti Tematici Nazionali On. Prof. Antonio Borghesi)

Componente Consiglio Direttivo Provinciale – (Pesaro-Urbino)

Rappresentante IDV-Fermignano


 

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Qualsiasi spazio comunicativo rappresenta il luogo dell'espressione delle idee, dei pensieri delle opinioni. Io ho personali idee politiche non condivise in una logica dell'appartenenza partitica, ma viste le sue premesse credo che lei sarà disposto ad ospitarmi per dare forme ai miei pensieri su Fermignano e sulla politica in senso lato. La deprimente democrazia che stiamo vivendo in questa fase politica non ci ripaga degli sforzi, del sudore e, non credo di essere esagerato, del sangue versato per costruirne le fondamenta. Nonostante le critiche conseguenti alla demoralizzazione della politica, all'aumento delle distanze della politica dai cittadini e alla decadenza del concetto stesso di democrazia CHIEDO apertamente a tutti coloro che visiteranno questo blog, cosa possiamo fare di concreto per costruire una democrazia nella quale il rapporto tra popolo e potere sia equilibrato e armonico?

Il grido del gabbiano ha detto...

Anzitutto sono lieto Lei sia voluto intervenire ed il fatto Lei non abbia appartenenze partitiche, sicuramente potrà dar modo a me, ed a chi legge, di prendere in considerazione prospettive di sguardo differenti su problematiche, locali o generali che, spero, via via potranno prender corpo.

Quando afferma, giustamente, che questo, anche questo, è il luogo dell'espressione delle idee, delle opinioni, e dei pensieri, dice bene ma, Lei non è mio ospite, sono io che nel gioco delle interlocuzioni in questo momento divengo ospite del Suo pensiero.

Condivido quindi la premessa e tento una riflessione su due piedi.

Democrazia è un grosso termine, un termine che mette in relazione come Lei dice il rapporto tra popolo e potere, un potere che lo si vorrebbe, se si vuol dar senso a quella parolona che è Democrazia, "nel" o "del" popolo. A mio modesto parere, la politica negli anni, a partire dal momento in cui, come Lei stesso dice, noi si pose le fondamenta democratiche a costi elevati, non ha compiuto grandi passi in avanti. Oggi la politica è divenuta un mero esercizio contabile ed amministrativo dal cui computo il soggetto è stato estromesso. Insomma si fanno conti su di noi cittadini, ma non si conta su di noi.

Cosa possiamo fare dunque?

Anzitutto non rassegnarci ed osare di più. Dobbiamo pretendere dalla politica tout court altri atteggiamenti verso noi cittadini. In genere, e lo si vede spesso anche ed attraverso l'occupazione degli spazi, il potere è portato per vocazione ad una occupazione degli stessi in maniera autoreferenziale e dall'alto, mentre dovrebbe promuovere le iniziative che si esprimono dal basso. Promuoverle ed incentivarle. Al potere spetta un coordinamento di ciò che nel basso si muove. Coordinare significa delegare per compiti che non vuol essere un dettare ragioni, le proprie ragioni. Di contro, noi dal basso, siamo chiamati al condividere le ragioni di cui ci facciamo portatori. Per avere competenze alla condivisione dobbiamo essere disposti a mettere in gioco anche i nostri valori, partendo dal presupposto che le ragioni dell'altro possono avere fondatezza ed essere a loro volta condivise. Questo gioco delinea un percorso dal quale la fase di verifica ne diviene un punto fondamentale, è per questo che occorre pure condividere assieme, chi verifica cosa.

Una volta delineate e comprese queste dinamiche, il potere deve limitarsi al guidarle verso un obiettivo comune e condiviso.

Spero che, attraverso, anche questo blog, noi si possa essere più concreti nell'affrontare ad esempio i problemi reali che emergeranno a Fermignano. Potremo parlare di sviluppo industriale, di gestione degli spazi pubblici, di problemi legati al crescente afflusso di persone immigrate nel nostro territorio, di giustizia ed equità sociale, di sanità et cetera.

Dai nostri pensieri, dal confronto nutrito anche dal pahtos potrebbero emergere nuove soluzioni e delineare al politico la strada su cui muoversi nel raggiungimento di un obiettivo condiviso. Ma non potremo non farlo assieme.

Saluti,
Mirco Marchetti