mercoledì 16 maggio 2007

Nota di informazione: Tavoli Tematici in Plenaria


Si informa che, Lunedì 28 maggio alle ore 21,00 a Ca’Spacciolo (Zona Calpino di Fermignano nei pressi del campo di calcetto) ci sarà un incontro in plenaria di tutti e cinque i tavoli Tematici. L’incontro avrà come oggetto principale la riflessione sul percorso che si stà facendo in ognuno dei Tavoli e darà modo di compiere eventuali verifiche sul percorso consentendo ai partecipanti di suggerire eventuali proposte per quanto riguarda i Tavoli stessi. Verranno quindi proposte dal Coordinatore Piero Benedetti delle iniziative da portare avanti tutti assieme. Si prega di non mancare e si rammenta che i Tavoli sono aperti a tutti non essendo chiusi, quindi chi volesse iscriversi a qualcuno di essi può sempre farlo.

Cordialmente,

Mirco Marchetti

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Buonasera Mirco,
devo ammettere di non aver capito come ci si iscrive ai blog, sono registrato ma i miei messaggi non sono trasmessi per errori che sinceramente non comprendo. Nel Soggetto della sovranità ho notato che è possibile usare la forma anonima per una riuscita dell'invio del messaggio, quindi momentaneamente adotterò questa formula aggiungendo il mio nome alla fine.
I tavoli tematici!Finalmente a Fermignano iniziamo a usare mezzi che mettono il cittadino al centro dell'azione politica, sia come fruitore di strumenti partecipativi sia come fine ultimo delle riflessioni politiche e non solo. In un blog visitato giorni orsono ho visto una foto di Piazzale Turati (ti consiglio di visitare il blog, Temistocliadi.com se ben ricordo!), se fossero stati attivi tavoli tematici al momento della realizzazione di quest'opera fermignanese, secondo il tuo parere e quello dei lettori del blog IdV, che invito ad esprimersi in merito, sarebbe stato un bel momento di progettazione partecipata fra soggetti diversi quali tre tavoli tematici, ossia urbanistica, ambiente, politiche giovanili, e il soggetto principale che avrebbe dovuto VIVERE quel piazzale, ossia il quartiere di Cavanzino o almeno parte di esso...realizzando uno dei tanti esempi di democrazia partecipativa? La mia risposta è implicita nella domanda, mi piacerebbe conoscere altri pareri...
Con amore e rispetto verso la vita,
un saluto da Massimo Tumini

Il grido del gabbiano ha detto...

Dunque, venendo alla prima tua perplessità, credo che, se tu hai un account Blogger, quindi sei registrato con un profilo specifico e pure con una foto, la prima opzione ti è permessa in quanto il blog è impostato su "chiunque", riferendosi a "chi" può fare commenti, come pure chiunque altro può fare commenti ma, se non ha un account google/blogger "verificato", non è visualizzato il profilo. Verificato si intende nel senso che, al momento della tua iscrizione, dopo aver scelto nome utente e password, ti viene inviata una mail di conferma con un link che tu devi cliccare per accedere alla pagina di conferma. In caso contrario ti è permessa la forma "anonima" che, comunque ti permette di postare e, se non vuoi rimanere anonimo, come tu hai fatto, basta firmare in fondo al post stesso, questo perché ho impostato il blog, per ciò che concerne chi può postare su, come dicevo poc'anzi, chiunque. Non so se mi sono spiegato.

Per quanto riguarda l'altra domanda e la sua retorica, concordo. Qualsiasi cosa nata da un lavoro incentrato sulla condivisione, non può che essere ben accolta. Il cittadino torna ad essere protagonista, un protagonista facilitato da una politica che lo valorizza e lo motiva. Un tempo, io personalmente parlavo di "Laboratori di democrazia partecipativa", usavo il termine "laboratori" intendendo che all'interno di essi si andava lavorando a qualcosa ed assieme. Poi presero corpo i Tavoli Tematici, che sono un pò la stessa cosa. Di Piazze Turati ce ne sono a iosa e sono il frutto di un potere che non facilita le istanze dal basso ma, piuttosto, ritiene che ad esse ci si debba sostituire imponendo, il potere, così facendo, la propria visione delle cose ed anche per questo il cittadino, sentendosi frustrato, diventa cittadino demotivato alla partecipazione. E' per questo che ritengo i Tavoli possano essere rivoluzionari. Hanno tra l'altro il pregio di rompere vecchi schemi su cui la politica era abituata a fare riferimento e tentare nuove modalità di convivenza e nuovi schemi di partecipazione. Se, per quel che chiedi, Piazza Turati fosse nata dietro certe prassi, allora sarebbe stata una cosa voluta anche dal quartiere che la ospita che, tra l'altro, sarebbe stato chiamato in causa anche sui costi e sui benefici che quei costi andavano costruendo. Ma così pare non essere stato.

Saluti,

Mirco Marcheti