lunedì 16 giugno 2008

Una richiesta d'aiuto


Do' ospitalità nel mio blog a questa richiesta d'aiuto, con la speranza che qualcuno possa trovare una via risolutoria a questa drammatica situazione.

Buongiorno, mi chiamo Laura, e proprio oggi mi è capitato di leggere sulla Costituzione Italiana che l'Italia è una Repubblica Democratica fondata sul lavoro ed il lavoro è un diritto di ogni cittadino, per questo mi sono fatta coraggio ed ho deciso di mandare questa mail.

Non so come cominciare questa mia lettera e non so neanche perché scrivo a Voi, ma ho bisogno di esternare tutta la mia infelicità e far conoscere in che condizioni si vive ancora nel 2008.

Abito a Fermignano, prov. Pesaro e Urbino e non nel profondo sud. La mia cittadina è da due anni governata dalla lega Nord (forse abbiamo il sindaco più a sud d'Italia della lega).

Viviamo in un territorio industrializzato pieno di fabbriche e di gente con una cultura al di sopra della media. In questo splendido paese vive la mia famiglia, ma come vive? So che nelle mie condizioni ci saranno milioni di famiglie, ma io egoisticamente guardo la mia situazione che in questo momento oso definirla drammatica.

Avevo (o meglio ho ancora) un appartamento in cui risiedo con i miei familiari, mio marito e due figli entrambi studenti. Dico avevo perché se non trovo soluzioni il mio appartamento andrà all'asta. Ebbene me lo portano via. Ora che è stata abolita l'Ici, ora che si può trasportare il mutuo da una banca all'altra a costo zero, ora che.....

Certe cose, io non le potrò più fare. Tra un po' se non verserò 130.000 euro alla banca, la mia casa si volatilizzerà. Il perché di tutto questo è da ricercarsi in molteplici cause che non sto tutte ad elencarle, ma quella principale è che mio marito non ha lavoro, ovvero non ha più lavoro.

Si pensa tanto al futuro dei giovani, al loro avvenire, alle agevolazioni in campo lavorativo, ma un uomo di 50 anni che ha una moglie che guadagna 900 euro mensili e due figli entrambi studenti con profitto, come fa a mantenere la famiglia, pagare il mutuo e sostenere tutte le varie spese che un nucleo familiare richiede? Ed è così che ormai da un pezzo non riusciamo a pagare il mutuo (e come potremmo?) Ed è così che non avremo più la nostra casa.

Mio marito aveva un'agenzia di assicurazioni che per colpa non sua è fallita. Ciò che avvenne in seguito è difficile e lungo da raccontare, ma sta di fatto che in 4 anni ho perso entrambi i genitori (ambedue per malattie gravi) e di colpo mi sono ritrovata senza genitori, senza soldi ed ora anche senza né casa né lavoro per mio marito che nel frattempo si deprime e si ammala e le malattie aumentano ogni giorno, speriamo che si arrestino altrimenti... non oso pensare a cosa ci può aspettare.

Ma io mi chiedo quante umiliazioni dovremo ancora subire prima di rimetterci un po' in sesto? Tutti promettono: il sindaco. i parenti, i conoscenti a cui ci siamo rivolti sia per un lavoro, sia per riuscire a mantenerci la casa, nessuno ci ha dato una mano. Sono 3 anni che cerchiamo tramite agenzie immobiliari di vendere la casa, ma la cifra che ci hanno offerto non è sufficiente per coprire i 130.000 euro che la banca ci richiede. Se si pensa alle cifre che girano (televisione, politica, sport e tanti altri settori), la nostra sembra una cosa esigua, ma per noi è tanto e tutto ciò ci porterà alla rovina. Non so fin quando resisterò, se avessi più coraggio la farei finita, ma poi penso ai miei figli anche se non so quale futuro potranno avere.

Mio marito che è diplomato in ragioneria, avrebbe tutte le intenzioni di lavorare, accetterebbe qualsiasi tipo di lavoro ma ha la colpa di avere 50 anni, di non avere agevolazioni, di non avere specializzazioni varie e quindi non è preso in considerazione neanche come operaio.

Dobbiamo mangiare o morire di fame? Dobbiamo vivere in una casa o sotto un ponte? Chi riesce a dare una risposta a tutto questo? La soglia della povertà è sempre più in basso, ma non di 900 ? mensili; non riuscirebbe a camparci neanche una persona sola.

Noi siamo in 4. Chi ci aiuterà? Credo che divulgherò questa lettera anche a tutti i mass media, così se Voi la cestinerete senza neanche leggerla, capiterà che qualcuno la guardi un pochino e rifletta per pensare come vive una famiglia nel 2008 nella civilissima Italia.

Laura Paoli

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