martedì 16 novembre 2010

Elezioni a Fermignano da "Il Messaggero Pesaro"


FERMIGNANO (16/11/2010) – Il Partito Democratico di Fermignano è alla resa dei conti. Ieri sera si è svolta l’assemblea degli iscritti del partito, a cui ha partecipato anche il segretario provinciale Marco Marchetti, per decidere il percorso da intraprendere per la scelta del candidato sindaco alle amministrative della prossima primavera. Due le linee: primarie di partito per poi presentarsi con un solo candidato al tavolo degli alleati con “Il Ponte”, “Sinistra per Fermignano” (Sel, Idv e Verdi) e Rifondazione oppure consultazioni interne per evitare di perdere ulteriore terreno rispetto ad un primo cittadino, Giorgio Cancellieri, molto apprezzato dai cittadini. Il coordinatore comunale Matteo Bastianelli, fallito l’obiettivo di trovare figure giuste tra il mondo imprenditoriale locale, aveva lanciato la sua candidatura. Una fuga in avanti che non è piaciuta a parte del partito e neppure alla federazione provinciale e così è spuntato fuori anche il nome di Emanuele Feduzzi. Ma, si sa, il Pd provinciale considera le primarie come un extrema ratio più che come un’opportunità, in quanto possono creare divisioni e lasciare strascichi anche successivamente, nella fase elettorale vera e propria.
Su nessuno dei due nomi però si è riusciti ad ottenere una sintesi «forse perché – mormora un democrat di Fermignano – entrambi appaiono deboli rispetto al sindaco Cancellieri» ed intanto gli alleati stanno a guardare. Ognuna delle tre formazioni politiche sembra, infatti, intenzionata ad avanzare una propria candidatura ed il Partito Democratico, preso dalle dialettiche interne, potrebbe perdere terreno: «Sicuramente – spiegano dalla segreteria – se avessimo già trovato una sintesi tra di noi, il discorso candidato anche con gli alleati sarebbe già chiuso». La situazione è ingarbugliata e c’è anche chi spera che sia lo stesso segretario provinciale ad indicare ai democrat di Fermignano il candidato da scegliere.
Lu.Fa.

1 commento:

Il grido del gabbiano ha detto...

Il problema è che il PD ha proposto alle forze alleate, ma autonome, del centrosinistra un documento di intenti in cui si invitava ogni parte alla ricerca di un nome che poi sarebbe stato portato a condivisione nelle sedi opportune e con modalità da stabilire. Il documento viene condiviso l'11 agosto e, come si ricorda anche su questo blog, l'impegno datoci viene calendarizzato fissando l'impegno a portare i nomi entro la prima settimana di settembre ed entro la fine di settembre l'intero centrosinistra avrebbe dovuto avere un nome da tutti condiviso dietro modalità nate dalla contingenza. Il fatto è che, mentre tutte le parti, (Sinistra per Fermignano, Il Ponte e Rifondazione Comunista) riescono a mantenere fede al patto sottoscritto, il PD a tutt'oggi non è stato capace di mantenere fede al patto che ha proposto agli alleati.

La Segreteria dell'Italia dei Valori di Fermignano ricorda ancora che il PD non sta cercando il futuro sindaco di Fermignano, ma un nome da spendere assieme ad altri che verranno proposti dalle forze alleate, per l'ipotesi di condivisione onde maturare una sintesi che esprima la possibile unione dell'intero centrosinistra. Si aggiunge che, se nelle sedi opportune i delegati di ogni forza non riusciranno a raggiungere un accordo su un unico nome, non è escluso il ricorso a primarie di coalizione che potrebbero chiamare in causa i cittadini direttamente. Ricordo che la stessa prassi venne adottata dal centrosinistra durantino e che portò alla elezione dell'attuale sindaco, Giuseppe Lucarini.

L'ipotesi invece di un intervento del provinciale prospettata alla fine dell'articolo succitato e che potrebbe indicare un suo proprio nome, non fa che evidenziare la debolezza di un partito locale che fatica nel mantenersi autonomo ed autorevole.

Noi siamo pronti da tempo ed attendiamo, ma ogni limite ha la sua pazienza, direbbe Totò.

SEgreteria IDV-Fermignano