martedì 3 luglio 2007

Demagogizzando


L’immigrazione è un fenomeno sociale che da alcuni anni fa da sfondo al dibattito politico. La cosa certa è, come scriveva tempo fa il buon Bolaffi, che l’eccessiva politicizzazione della problematica avrebbe determinato la stasi nella concreta ricerca di soluzioni a riguardo. Quindi, se da una parte imperava una sorta di “buonismo di maniera” adagiato sul “laissez-faire”, dall’altra parte si faceva strada l’impeto demagogico che, nutrendo una cultura contro, si esprimeva tout court a sfavore dell’immigrazione associandola spesso a fatti di natura giudiziaria a rilevanza penale. Fu allora che nacquero movimenti ad oc, movimenti adagiati sull’isteria delle masse e che novelli politicanti affacciati sul panorama politico nostrano presero con profitto a cavalcare, mentre, per parte mia, un politico con gli attributi avrebbe dovuto cominciare a domarlo il cavallo, non a cavalcarlo come molti oggi tentano di fare. Rimane il fatto che a tutt’oggi, seppur da più parti si vada brandendo lo spauracchio immigrazione, poi, all’atto pratico, nessun politico pare voler offrire soluzione alcuna ad un problema che è in primis problema sociale e non giudiziario. A Fermignano, una Giunta sostenuta da una coalizione di centro-destra e capeggiata da un Sindaco leghista, coalizione che ha basato molte delle proprie argomentazioni sul versante immigrazione, poi all’atto pratico non ha saputo neppure riservare una delega in Giunta all’immigrazione stessa. Come sempre, grande enfasi all’urbanistica, luogo in cui si affacciano interessi ed interessati, tanto che sarebbe pazzesco pensare ad una Giunta senza Assessore all’Urbanistica per l’interesse che la materia rivela per taluni ma, francamente, rimango allibito nel constatare che non vi sia un Assessorato all’Immigrazione a Fermignano tale da poter far pensare che, finalmente, un’Amministrazione, dopo tanto chiasso, sia disposta ad offrire soluzioni a riguardo mediante una gestione competente ed accurata della problematica. Devo dire che personalmente avrei pensato ad un confronto costruttivo attraverso Consulte di immigrati (divisi nelle varie etnie) e di autoctoni, coordinati da una mano istituzionale (Assessorato all’Immigrazione) e che avrebbero avuto sulle spalle l’oneroso compito di aiutare l’amministrazione nella gestione di una problematica che altrimenti rischia, nel laissez-faire, di rendere noi tutti, immigrati ed autoctoni, sempre più insofferenti. Come al solito, ci si serve di problemi per attirare i consensi dimenticandosi però di offrire soluzioni per i problemi medesimi quando sappiamo tutti che il principale compito della politica è proprio quello di offrire soluzioni. Senza tema di smentite posso affermare che questa Amministrazione di centrodestra dopo oltre un anno dal suo insediamento, non ha proposto nulla a riguardo anzi, sembra che il problema, adesso che i voti li hanno presi, non esiste più. Ed allora, alla domanda: “Potremo mai vivere assieme?” – Beh, basta guardarsi attorno per capire che, Noi stiamo già vivendo assieme, ora sta al buon senso il saper organizzare nuove forme di convivenza che possano rendere soddisfacente il vivere in comune, quel buon senso che sappia rendere ogni cittadino padrone indiscusso del proprio futuro. Quel buon senso che dovrebbe ripudiare le demagogie per abbracciare il campo della ricerca di soluzioni accettabili e praticabili per tutti.

Mirco Marchetti – IDV Fermignano


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